domenica 30 settembre 2018

Virtù della cicoria selvatica

Oggi scopriremo le caratteristiche e virtù della cicoria selvatica, conosciuta fin dall’antichità e apprezzata per le sue qualità terapeutiche e culinarie.

Virtù della cicoria selvatica
La cicoria selvatica è una erba amara dalle importanti qualità benefiche, che forse non tutti conoscono. Diuretica, depurativa, ha spiccate proprietà toniche sul fegato e cistifellea, leggermente lassativa è anche consigliata come coadiuvante nelle terapie dimagranti.
Come si riconosce?
La cicoria selvatica, detta anche comune, a differenza di quella coltivata è particolarmente amara, e si veste di graziosi fiori celesti nei mesi di luglio, agosto e settembre. La radice è a fittone, i gambi sono ruvidi, le foglie frastagliate e lunghe.
Cresce spontanea nelle campagne, nei terreni incolti, sui cigli delle strade e muretti. Le parti utilizzate sono le foglie, le radici e anche fiori. Solitamente le foglie con i fiori si raccolgono a inizio fioritura (luglio) mentre i semi a settembre e le radici in autunno.
Proprietà della cicoria selvatica
Le numerose virtù della cicoria selvatica sono da attribuire ai suoi preziosi micronutrienti: come l’inulina, colina e tannino e alla ricchezza dei sali minerali, calcio, potassio, ferro, di vitamina C, B, P e K. Basterebbero cinque porzioni di cicoria al giorno, per soddisfare il nostro fabbisogno quotidiano di queste vitamine. 

Contiene acido cicorico, responsabile del caratteristico sapore amaro e un alto contenuto di fibra, utile per depurarsi e favorire la regolarità intestinale. 
Le sue radici posseggono un’elevata quantità di inulina, un polisaccaride importante per il benessere della nostra flora batterica, favorisce il processo digestivo, riducendo la secrezione gastrica, e secondo recenti studi è anche in grado di ridurre il livello di colesterolo cattivo LDL, nell’organismo.
Tra le numerose virtù della cicoria selvatica troviamo anche la ccapacitàcapacità di stimolare l’attività del pancreas e del fegato, di capacità di regolare la quantità di glucosio nel sangue e persino di normalizzare il battito cardiaco. Depurativa, antinfiammatoria e antianemica, stimola altresì la concentrazione e combatte la sonnolenza.
Modi di impiego
La cicoria selvatica, in cucina viene consumata sia cruda, nelle insalate, che cotta: bollita o ripassata in padella. Può anche essere assunta sottoforma di decotto, infuso o caffè.
Caffe di cicoria
Può sembrare strano ma con le radici della cicoria possiamo ottenere una bevanda simile al caffè, usando la classica moka. Di tradizione antichissima, già nel 1600 veniva utilizzato dai contadini e soldati, come sostituito del caffè. 

Una bevanda a quei tempi povera, ma ricca di benefici: in grado di rafforzare il sistema immunitario, favorire la digestione, di disintossicare e di abbassare i livelli degli zuccheri nel sangue.
In commercio, esistono vari tipi di caffè di cicoria: solubile in acqua o bevande calde e quello adatto alla moka di casa, che si prepara come il classico caffè. (Per una buona preparazione, non bisogna riempire il filtro fino in cima, come di solito facciamo per il caffè, basta poco più della metà). Lo troviamo nelle migliori erboristerie o nei negozi di prodotti biologici.
Infuso di cicoria
Possiamo anche sfruttare le numerose virtù della cicoria selvatica, attraverso l’infuso, ottimo contro la ritenzione idrica e cellulite. È sufficiente un cucchiaino di foglie secche di cicoria in una tazza di acqua bollente, lasciamo riposare per tre o quattro minuti e filtriamo.
Il consumo di cicoria non ha particolari controindicazioni, ma è sconsigliato in gravidanza e se soffriamo di gastrite e ulcere.

 Aurora La Rena



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