martedì 27 febbraio 2018

Cromoterapia

La cromoterapia, è una tecnica terapeutica alternativa, dalle origini antichissime, che si basa sui benefici dei colori su corpo e psiche. Conosciamola meglio.

Cromoterapia

La cromoterapia dal greco: “cura con il colore” è una delle tecniche terapeutiche della medicina olistica e naturale, che sfrutta le qualità stimolanti e calmanti dei diversi colori per riportare l’intero organismo in equilibrio. I colori possono essere assorbiti dal corpo, in modi diversi: attraverso la luce solare, le onde elettromagnetiche della luce, il bagno, tramite la meditazione e visualizzazione. 

Una vera e propria scienza intenta a studiare la struttura della luce e del colore e del loro effetto sugli uomini, basandosi sul principio dimostrato e sperimentato che la luce e le sue gradazioni di colore, attraverso  vibrazioni, hanno dei considerevoli effetti benefici sul corpo, mente e spirito.

Per comprendere meglio  la cromoterapia, dobbiamo capire che cosa sono esattamente i colori. Forse non tutti sanno che i colori sono, frequenze o vibrazioni che compongono la luce bianca e che in realtà è il nostro occhio a interpretarli in colori. I 7 colori dell’arcobaleno, che vediamo o meglio che i nostri occhi percepiscono , sono esattamente 7 diverse frequenze della luce.

La terapia del colore, sfrutta dunque le qualità energetiche della gamma dei colori dello spettro cromatico, ovvero dell’arcobaleno (il rosso, l’arancio il giallo, il verde il blu, viola e indaco.) Avviata e codificata da Christian  Agraphart: medico, neurospichiatra e agopuntore, la cromoterapia viene impiegata da specialisti olistici in diversi campi, traumatologia, reumatologia, dermatologia e psicologia, come supporto integrativo alle cure mediche tradizionali.

Praticata come terapia per malattie psicosomatiche, è in grado di dare giovamento in situazioni di ansia, depressioni, di stress psicofisico, di deficit immunitario, di dolori e spasmi localizzati. 
Ciò che la rende ancora più affascinante è che in grado di funzionare anche sui soggetti  nei quali non esiste alcun azione di suggestione o di condizionamento, come per esempio sui neonati, animali e piante.  Tutti la usiamo, anche inconsapevolmente.

I colori, da sempre sono collegati alle virtù terapeutiche, fin dai tempi degli antichi egizi e romani, le popolazione egiziane erano solite aggiungere pigmenti colorati, alle loro polveri medicinali per potenziarne gli effetti.

Come funziona la cromoterapia

La cromoterapia solitamente, viene abbinata alla luminoterapia: dei colori composti da varie differenti lunghezze d’onda  vengono proiettati su tutto il corpo o solo in alcune parti, causando una reazione a seconda della zona colpita. Nei centri benessere e nelle Spa, esistono diversi percorsi sensoriali e trattamenti con irraggiamento cromatico, attraverso lampade colorate o filtri, tramite la cromopuntura : i colori mediante specifici macchinari vengono mirati su uno o più punti dell’agopuntura. Ci sono anche centri dove si eseguono delle sedute di massaggio con oli colorati e pigmenti.

Ci sono ugualmente altre possibilità per ottenere benefici dai colori: tramite l’alimentazione, ovvero la dieta dei colori, considerando che anche il colore del cibo che ingeriamo entra in contatto con il nostro organismo; attraverso la scelta dell’abbigliamento e dell’arredamento: i colori che indossiamo e che circondano il nostro habitat influenzano costantemente l’equilibrio psicofisico. 
Il benessere della cromoterapia lo troviamo anche attraverso semplici esercizi di rilassamento: nei quali evochiamo i colori tramite la visualizzazione della mente.

Proprietà dei colori

Vediamo nello specifico i singoli colori e le loro proprietà, per poterli utilizzare al meglio in base al nostro stato psicofisico.

Rosso: colore caldo utile contro la pressione bassa, stimola la circolazione e la produzione dei globuli rossi. È antibatterico e antinfiammatorio.  Sulla psiche ha un’azione stimolante e euforizzante. 

Arancione: colore caldo antispastico, benefico in caso di spasmi e crampi, aiuta il regolare funzionamento della tiroide. Amico della psiche: dona positività ed equilibrio.

Giallo: colore caldo che aiuta ad alleviare disturbi digestivi, è depurativo e alleato del sistema immunitario. Favorisce la concentrazione mentale e trasmette allegria interiore.

Verde: colore neutro curativo ad ampio spettro: allevia disturbi gastrointestinali e mal di testa,  ha azione antibatterica e disinfettante. Induce serenità e calma in caso di stress, contrasta l’insonnia.

Blu: colore freddo che contribuisce a rallentare la pressione sanguigna, consigliato in caso di pressione alta e tachicardia. È antisettico e ha un effetto analgesico. Per la psiche è un ottimo rilassante.

Viola: colore freddo benefico sul sistema nervoso, stimola la produzione dei globuli bianchi e l’attività della milza. Rinforza le ossa e articolazione. Ha qualità analgesiche, per la pelle è un buon antinfiammatorio e cicatrizzante. Favorisce la meditazione e concentrazione, l’intuizione, l’attività onirica e la creatività.

Indaco: colore freddo collocato tra il blu e viola. Utile nei disturbi agli occhi, naso e orecchie. Ha un effetto calmante sulla tiroide iperattiva, consigliato nei casi di ipertiroidismo. Favorisce l’intuito.

Aurora La Rena



http://www.chromatotherapie.com/site-officiel-de-la-chromatotherapie-medicale-ou-therapie-par-les-couleurs/




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lunedì 19 febbraio 2018

Esercizio fisico come farmaco

L’attività fisica può migliorare in modo considerevole la nostra salute se svolto in modo corretto, e seppure sempre più studi scientifici lo confermano, spesso preferiamo affidarci unicamente al’aiuto dei farmaci: più credibili, non richiedono troppi sforzi e tempo. Vediamo dunque come rivalutare l’efficacia dell’esercizio fisico come farmaco, ingerendo meno chimica nel’organismo. 


Esercizio fisico come farmaco

In alcuni paesi, come la Francia, si sta facendo sempre più avanti l’ipotesi di considerare l’esercizio fisico una vera e propria cura medicinale,  come un antibiotico o un’aspirina da far prescrivere con tanto di ricetta medica, per tentare di arginare l’eccessiva sedentarietà della popolazione.

La vita sedentaria è spesso la causa di svariati disturbi e di vere e proprie malattie, che ci spingono ad ingerire sempre più farmaci che a loro volta concorrono nel tempo a danneggiare nostra la salute. Un vero circolo vizioso che possiamo fermare con un’informazione educativa, rivolta in modo particolare ai giovani,  più conscia e consapevole sulla cura del corpo, non solo estetica ma anche a livello salutistico, attraverso l’attività fisica.

Il concetto di esercizio fisico come farmaco è ben lontano dall’esser compreso se ci avviciniamo allo sport  unicamente per perdere peso o per modellare le forme, per poi ritornare alla vita sedentaria di sempre, una volta raggiunto l’obiettivo, per questo è importante riconoscerne gli innumerevoli vantaggi a livello fisico e mentale.

Benefici dell’esercizio fisico

Molte ricerche scientifiche attribuiscono all’attività fisica il potere curativo, la cui efficacia in determinati casi è paragonabile a quella dei farmaci. Nel caso di un ictus, una riabilitazione concentrata sugli esercizi motori, risulta essere molto più efficace in confronto di qualsiasi tipo di medicinale.

La grande efficacia dell’esercizio fisico come farmaco, ci viene dimostrata dai numerosi benefici che porta al sistema cardiocircolatorio: abbassa la pressione arteriosa e aumenta il colesterolo HDL, quello buono, riducendo i rischi cardiovascolari.  Concorre inoltre alla diminuzione dei trigliceridi e la viscosità nel sangue, riducendo il rischio di trombosi.

Se pensiamo che la malattia cardiovascolare è una delle prime cause di decesso nei paesi industrializzati occidentali, è decisamente confortante sapere che tramite l’esercizio fisico possiamo prevenirla, azzerando i fattori a rischio.

Lo sport è anche uno strumento terapeutico nel trattamento del diabete, nel rafforzamento delle articolazioni, della muscolatura, e nell’aumento della densità delle ossa prevenendo l’osteoporosi e tutti quei classici disturbi dell’età avanzata come artrosi, mal di schiena ecc… e non c’è terapia migliore dell’esercizio fisico  per gestire lo stress, ansia e sbalzi d’umore, grazie al graduale rilascio di endorfine prima e dopo la cura!  

Prendere in considerazione l’esercizio fisico come farmaco, porta solo vantaggi, non pensiamo che occorra strafare e sudare le sette camicie per stare in salute e ricorrere meno ai medicinali. Un sano e costante movimento fisico, tre volte alla settimana, è sufficiente. Esistono tanti modi divertenti per stare più in forma e ricaricarsi come  ballare, nuotare, sciare, passeggiare a piedi o in bicicletta. L’importante è che troviamo ciò che ci piace fare, per dare sfogo alla nostra vitalità nel modo più corretto possibile!

Aurora La Rena


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sabato 10 febbraio 2018

Rooibos: il tè rosso africano

La settimana scorsa abbiamo visto i più importanti benefici del tè di ibisco: il Karkadè, oggi invece vedremo le qualità di un’altra tipica bevanda dell’Africa, ovvero del Rooibos: il tè rosso africano.

Rooibos: il tè rosso africano

Il rooibos (Aspalathus linearis) conosciuto come redbush o tè rosso africano, è un infuso che si ricava dalle foglie dell’omonima pianta, della famiglia delle leguminose, che non ha niente a che fare con il tè, ma è un’ottima e forse più sana bevanda alternativa. Il nome Rooibos, nella lingua del Sud Africa, luogo da cui proviene, significa “arbusto rosso”; inizialmente cresceva esclusivamente nella regione del Cederberg, ma poi iniziò a diffondersi  in tutta l’Africa e al resto del mondo, grazie a un agricoltore sudafricano di origine russa.

Considerato un elisir di lunga vita, per le notevoli proprietà  antiossidanti, digestive e immunostimolanti, il Rooibos, il tè rosso africano, è naturalmente privo di caffeina, e il suo basso contenuto di tannini gli conferisce un sapore dolce, che si mantiene nel tempo, anche se lo  lasciamo per una lunga durata in infusione. Ricco di sostanze importanti per il nostro organismo, come vitamina C, fosforo, magnesio, calcio, ferro, zinco e antiossidanti (polifenoli e flavonoidi) aiuta a contrastare i radicali liberi e a favorire la salute di unghie e capelli.

Studi scientifici diretti dal’Organismo Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, hanno confermato che il contenuto di antiossidanti è pari a quello del tè verde e tè nero, e quindi ritenuto adatto anche a chi non può assumere caffeina. È stato scoperto, inoltre che il Rooibos: il tè rosso, ha spiccate proprietà antivirali e antibatteriche, che aiutano il nostro sistema immunitario ad affrontare rapidamente infezioni e virus e qualità alcalinizzanti, spasmolitiche e digestive che portano sollievo in caso di problemi gastrointestinali.

Sembra anche avere un’azione protettiva per l’apparato cardiovascolare, perché pare agisca contro l’eccedenza di lipidi nel sangue e che protegga i capillari, grazie all’aspalatina un importante flavonoide. Nel mondo degli infusi tisane, è una bevanda molto apprezzata anche per la sua peculiarità adattogena: in grado di aiutare il nostro organismo in situazioni di sforzo e di stress. Avrà quindi proprietà tonificanti se preso al mattino o durante la giornata e rilassanti se bevuto prima di andare a coricarsi. 

Inoltre è un ottimo disintossicante, stimolando la funzione della bile e facilitando l’espulsione di sostanze tossiche dal nostro organismo.  
Recentemente i benefici del Rooibos: il tè rosso afficano, sono stati scoperti e applicati anche per la cura del corpo: in quanto permette di fronteggiare disturbi dermatologici come gli eczemi, anche sulle pelli più delicate, alleviando irritazioni, attraverso un’azione lenitiva ed emolliente.

Controindicazioni e utilizzo

Il roobios non presenta particolari controindicazioni, data l’assenza di acido ossalico e sostanze eccitanti è adatto anche a chi soffre di calcoli e in gravidanza, come alternativa al classico tè. Può essere tranquillamente utilizzato dai bambini, specialmente in caso di disturbi digestivi e intestinali come le coliche.

In commercio lo possiamo trovare puro o aromatizzato, sfuso in bustine. Se lo acquistiamo sfuso, ci basterà porre in infusione, un cucchiaino di foglie per ciascuna tazza che desideriamo preparare. Come il karkadè lo possiamo, volendo, gustare freddo come bevanda dissetante.

Aurora La Rena

Tè Rooibos - InfusionSudafrica

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Tè rosso

sabato 3 febbraio 2018

Karkadè

Il Karkadè, noto come tè di ibisco, è un infuso molto apprezzato dal  gradevolissimo gusto,  che si ricava dai petali dei profumatissimi fiori rossi dell’ibisco. Vediamo  qui di seguito quali sono le sue peculiarità per la salute e come si prepara.
Karkadè
Conosciuto anche come tè dell’Abissina o tè rosso,(da non confondere con il rooibos) l’infuso di ibisco è una bevanda diffusissima nel Nord Africa, caratterizzata dal colore rosso e profumo intenso, e dai preziosi effetti terapeutici sull’organismo. Dell’ibisco, Hibiscus Sabdariffa arbusto originario dell’Africa Tropicale, si utilizzano i fiori che si lasciano essiccare per facilitare la preparazione dell’infuso, denominato Karkadè.
Questa bevanda dopo il periodo coloniale, si è diffusa anche in tutta Europa con successo, molto apprezzata per il fatto di non contenere sostanze eccitanti come la teina o caffeina.  I fiori di ibisco sono solitamente impiegati nella preparazione di infusi tisane dissetanti e benefiche. Ma quali sono i principali benefici di questa profumata bibita? Vediamoli insieme, di seguito.
L’alta concentrazione di vitamina C, sostanze come flavonoidi, antociani e tannini conferiscono alla bevanda il caratteristico colore rosso, e hanno una spiccata azione antiossidante, utile contro l’invecchiamento cellulare e la formazione dei radicali liberi. Grazie al contenuto degli acidi organici, il karkadè è un ottimo diuretico e antisettico, consigliato in caso di infiammazioni e infezioni delle vie urinarie, come per la cistite.
Aiuta, altresì la digestione, eliminando scorie metaboliche e contrastando la stipsi, la sua azione depurativa e lassativa è data dalla marcata presenza di mucillagini, sostanze molto utilizzate in fitoterapia anche per combattere le infiammazioni delle vie respiratorie.  Secondo gli esperti la sua assunzione, potrebbe essere utile nella prevenzione dell’ ipertensione o in caso di un’ipertensione moderata in atto, data la capacità regolatrice la pressione sanguigna.
Utilizzato non solo come bevanda per uso interno ma anche per quello esterno, l’infuso di Karkadè si rivela un toccasana per la pelle arrossata e irritata dal sole, per sfruttare la sua azione lenitiva e disarossante, occorre fare degli impacchi con delle garze imbevute nel suo infuso. Queste applicazioni sono particolarmente utili in caso di fragilità capillare, varici ed emorroidi, per il suo effetto vasoprotettivo dato dai flavonoidi e antociani.
Controindicazioni del karkadè
Avendo un’azione lassativa e anti-ipertensiva, è sconsigliata a chi soffre di colite, di pressione bassa, in gravidanza o allattamento. Generalmente l’assunzione massima consigliata è di tre tazze al giorno.
Impiego del karkadè
La Preparazione dell’infuso di karkadè è semplice, basta munirsi di fiori essiccati di ibisco, che troviamo nelle migliori erboristerie o negozi di prodotti biologici, è sufficiente  una bustina o un cucchiaio di fiori per ogni tazza di acqua bollente. A piacere possiamo gustarlo caldo o freddo  con del limone, come bevanda dissetante e volendo trasformarlo in una tisana aggiungendo fiori o parti di malva e melissa. 

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