Il Karkadè, noto
come tè di ibisco, è un infuso molto apprezzato dal gradevolissimo gusto, che si ricava dai petali dei profumatissimi
fiori rossi dell’ibisco. Vediamo qui di
seguito quali sono le sue peculiarità per la salute e come si prepara.
Karkadè
Conosciuto anche come tè dell’Abissina o tè rosso,(da non
confondere con il rooibos) l’infuso di ibisco è una bevanda diffusissima nel
Nord Africa, caratterizzata dal colore rosso e profumo intenso, e dai preziosi
effetti terapeutici sull’organismo. Dell’ibisco, Hibiscus Sabdariffa arbusto originario dell’Africa Tropicale, si
utilizzano i fiori che si lasciano essiccare per facilitare la preparazione
dell’infuso, denominato Karkadè.
Questa bevanda dopo il periodo coloniale, si è diffusa anche
in tutta Europa con successo, molto apprezzata per il fatto di non contenere
sostanze eccitanti come la teina o caffeina.
I fiori di ibisco sono solitamente impiegati nella preparazione di infusi tisane dissetanti e benefiche.
Ma quali sono i principali benefici di questa profumata bibita? Vediamoli
insieme, di seguito.
L’alta concentrazione di vitamina C, sostanze come
flavonoidi, antociani e tannini conferiscono alla bevanda il caratteristico
colore rosso, e hanno una spiccata azione antiossidante, utile contro
l’invecchiamento cellulare e la formazione dei radicali liberi. Grazie al
contenuto degli acidi organici, il karkadè
è un ottimo diuretico e antisettico, consigliato in caso di
infiammazioni e infezioni delle vie urinarie, come per la cistite.
Aiuta, altresì la digestione,
eliminando scorie metaboliche e contrastando la stipsi, la sua azione depurativa e lassativa è data dalla marcata presenza di mucillagini, sostanze
molto utilizzate in fitoterapia anche per combattere le infiammazioni delle vie
respiratorie. Secondo gli esperti la sua
assunzione, potrebbe essere utile nella prevenzione dell’ ipertensione o in caso di un’ipertensione moderata in atto, data la
capacità regolatrice la pressione sanguigna.
Utilizzato non solo come bevanda per uso interno ma anche per
quello esterno, l’infuso di Karkadè si
rivela un toccasana per la pelle arrossata e irritata dal sole, per sfruttare
la sua azione lenitiva e disarossante, occorre fare degli impacchi con delle
garze imbevute nel suo infuso. Queste applicazioni sono particolarmente utili
in caso di fragilità capillare, varici ed emorroidi, per il suo effetto vasoprotettivo dato dai flavonoidi e
antociani.
Controindicazioni del karkadè
Avendo un’azione lassativa e anti-ipertensiva, è sconsigliata
a chi soffre di colite, di pressione bassa, in gravidanza o allattamento.
Generalmente l’assunzione massima consigliata è di tre tazze al giorno.
Impiego del karkadè
La Preparazione dell’infuso di karkadè è semplice, basta munirsi di fiori essiccati di ibisco, che
troviamo nelle migliori erboristerie o negozi di prodotti biologici, è
sufficiente una bustina o un cucchiaio
di fiori per ogni tazza di acqua bollente. A piacere possiamo gustarlo caldo o
freddo con del limone, come bevanda
dissetante e volendo trasformarlo in una tisana aggiungendo fiori o parti di
malva e melissa.
https://www.tuttogreen.it/proprieta-benefici-tisana-karkade/www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/13951-karkade-benefici-usi
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