sabato 3 febbraio 2018

Karkadè

Il Karkadè, noto come tè di ibisco, è un infuso molto apprezzato dal  gradevolissimo gusto,  che si ricava dai petali dei profumatissimi fiori rossi dell’ibisco. Vediamo  qui di seguito quali sono le sue peculiarità per la salute e come si prepara.
Karkadè
Conosciuto anche come tè dell’Abissina o tè rosso,(da non confondere con il rooibos) l’infuso di ibisco è una bevanda diffusissima nel Nord Africa, caratterizzata dal colore rosso e profumo intenso, e dai preziosi effetti terapeutici sull’organismo. Dell’ibisco, Hibiscus Sabdariffa arbusto originario dell’Africa Tropicale, si utilizzano i fiori che si lasciano essiccare per facilitare la preparazione dell’infuso, denominato Karkadè.
Questa bevanda dopo il periodo coloniale, si è diffusa anche in tutta Europa con successo, molto apprezzata per il fatto di non contenere sostanze eccitanti come la teina o caffeina.  I fiori di ibisco sono solitamente impiegati nella preparazione di infusi tisane dissetanti e benefiche. Ma quali sono i principali benefici di questa profumata bibita? Vediamoli insieme, di seguito.
L’alta concentrazione di vitamina C, sostanze come flavonoidi, antociani e tannini conferiscono alla bevanda il caratteristico colore rosso, e hanno una spiccata azione antiossidante, utile contro l’invecchiamento cellulare e la formazione dei radicali liberi. Grazie al contenuto degli acidi organici, il karkadè è un ottimo diuretico e antisettico, consigliato in caso di infiammazioni e infezioni delle vie urinarie, come per la cistite.
Aiuta, altresì la digestione, eliminando scorie metaboliche e contrastando la stipsi, la sua azione depurativa e lassativa è data dalla marcata presenza di mucillagini, sostanze molto utilizzate in fitoterapia anche per combattere le infiammazioni delle vie respiratorie.  Secondo gli esperti la sua assunzione, potrebbe essere utile nella prevenzione dell’ ipertensione o in caso di un’ipertensione moderata in atto, data la capacità regolatrice la pressione sanguigna.
Utilizzato non solo come bevanda per uso interno ma anche per quello esterno, l’infuso di Karkadè si rivela un toccasana per la pelle arrossata e irritata dal sole, per sfruttare la sua azione lenitiva e disarossante, occorre fare degli impacchi con delle garze imbevute nel suo infuso. Queste applicazioni sono particolarmente utili in caso di fragilità capillare, varici ed emorroidi, per il suo effetto vasoprotettivo dato dai flavonoidi e antociani.
Controindicazioni del karkadè
Avendo un’azione lassativa e anti-ipertensiva, è sconsigliata a chi soffre di colite, di pressione bassa, in gravidanza o allattamento. Generalmente l’assunzione massima consigliata è di tre tazze al giorno.
Impiego del karkadè
La Preparazione dell’infuso di karkadè è semplice, basta munirsi di fiori essiccati di ibisco, che troviamo nelle migliori erboristerie o negozi di prodotti biologici, è sufficiente  una bustina o un cucchiaio di fiori per ogni tazza di acqua bollente. A piacere possiamo gustarlo caldo o freddo  con del limone, come bevanda dissetante e volendo trasformarlo in una tisana aggiungendo fiori o parti di malva e melissa. 

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