domenica 24 giugno 2018

Come liberarci dai pensieri

Abbiamo visto, nell’articolo precedente, come la mente è intenta a fare bene il suo lavoro, generando pensieri 24 ore su 24, attraverso un meraviglioso meccanismo del cervello-mente, tuttavia essa ci preoccupa, e tendiamo ad identificarci in ogni suo pensiero.


Come liberarci dai pensieri

Siamo da sempre abituati ad identificarci con i nostri pensieri ed emozioni, spesso inconsapevoli che molti dei nostri problemi e sofferenze derivano da ciò. Fino a quando non la smetteremo di pensare che i nostri pensieri non ci appartengono, continueremo inevitabilmente a soffrire e alimentare il dolore. 

Infondo la mente fa il suo compito come del resto lo fa il cuore o altri organi, eppure non ci identifichiamo in essi o ci preoccupiamo della quantità dei battiti o pulsazioni del nostro cuore!

L’educazione, la cultura occidentale solitamente tende a dare troppa importanza alle forme pensiero, mentre la civiltà orientale ci insegna a liberarcene: lasciandole andare grazie al distacco. Un approccio più saggio… se vogliamo riacquistare il nostro benessere psicofisico e la qualità della nostra vita.

Non è un caso che Importanti psicologi, filosofi come Jung, Watts, Angyal, From e Buber, hanno nutrito un particolare interesse per le filosofie e discipline orientali, trovandole pertinenti ai loro lavori. Dagli anni ’60 in poi nel campo della psicoterapia, sono stati riconosciuti e si stanno riconoscendo non pochi meriti, alla psicologia orientale. 

L’osservazione dei pensieri

Come non identificarci nel vorticoso fiume dei pensieri? Prendendo le distanze dai pensieri inutili, ossessivi e negativi, osservandoli solamente, senza giudicarli, commentarli o analizzarli, non diamogli importanza e ci stupiremo di come si allontaneranno naturalmente, perdendo la loro energia. 

Possiamo farlo aiutandoci con un semplice ma efficace esercizio, spesso usato nelle pratiche meditative e corporee : impariamo a vedere o osservare i pensieri, visualizzandoli in uno schermo davanti a noi, in questo modo, non ci identificheremo più in essi, perché noi ci troviamo al di fuori dello schermo.

Chi siamo? Siamo una presenza consapevole in contatto con la sua essenza: l’anima, pertanto se comprendiamo ciò possiamo bene intuire che gran parte dei pensieri che invadono la nostra mente, non sono nostri ma semplicemente delle credenze, dei condizionamenti installati nelle diverse fasi della nostra vita sociale, dall’infanzia all’età adulta. Installati da chi? Installati volontariamente e involontariamente dalle nostre famiglie, insegnanti, amici, colleghi, dai mass media e social media.

Aver il controllo dei nostri pensieri usando il distacco, ci aiuterà ad essere più liberi, meno schiavi dei condizionamenti che alimentano le nostre paure, ansie, frustrazioni più profonde, ad avere più lucidità , sfruttando al meglio il potenziale della nostra mente e spirito.

Il pensiero è energia creatrice, che vibra a una determinata frequenza, l’insieme dei nostri pensieri stabilisce la nostra particolare frequenza, che entra in risonanza con l’energia di quella identica frequenza, presente nell’ambiente esterno e interno.  

Proprio come una radio =)
Esiste ogni tipologia di frequenza, intorno a noi! Ebbene quando accendiamo la radio scegliamo noi la frequenza dove sintonizzarci, e così è come agisce il pensiero, perché nel momento in cui pensiamo a qualcosa ci sintonizziamo in automatico con la frequenza corrispondente alla qualità del pensiero che abbiamo fatto.

Il segreto sta nel sintonizzarci su frequenze alte, che ci fanno star bene, sereni e in salute, disciplinando i nostri pensieri. Noi abbiamo il meraviglioso dono di poter influenzare il nostro stato mentale e fisico, ma dobbiamo partire assolutamente dal pensiero. È il pensiero che crea le emozioni, e queste a sua volta influenzano il nostro  benessere.

Paura, preoccupazione, rabbia, rancore, senso di colpa, frustrazione, invidia sono tutti stati emotivi che alimentano il nostro malessere psicofisico. Lavorare su noi stessi per limitare il più possibile tali stati d’animo, significa agire preventivamente per la cura della nostra persona. In questo modo, potremo abbandonare il ruolo di vittime impotenti destinate all’infelicità. A noi la scelta.

Aurora La Rena


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